MARIO RANIOLO

MARIO RANIOLO BIOGRAFIA

Nato a Ragusa negli anni ’50, ha vissuto da giovane per molti anni nella lussureggiante Baviera dove ha studiato e appreso i primi insegnamenti della pittura figurativa e paesaggistica. 

Il suo ispiratore è stato il grande Lubo Kriste che all’epoca realizzava proprio a Greifenberg  una sua  famosa fontana, opera che contribuì a convincere il nostro artista a cimentarsi nel campo dell’arte. Partecipò a soli 7 anni a vari concorsi e ne vinse due.

Tornò con la famiglia nella sua Ragusa dove si diplomò e si trasferì a Padova per iniziare gli studi nel campo dell’Ingegneria. Durante gli studi Universitari si dedicò con discrezione e riservatezza a sperimentare nuove forme di pittura tenendo i suoi lavori gelosamente per sé e per pochi amici. 

Negli ultimi anni ha incentivato la sperimentazione nel campo della pittura cercando di trovare il significato della materia e della sua controversa esistenza.

 

Colore e profondità

Le sue opere astratte riflettono una profonda ricerca della materia nelle sue molteplici forme ed evoluzioni. La ricerca del colore e della forma della materia da sempre hanno significato una evidente sofferenza per l’artista, sofferenza dovuta alla consapevolezza della difficoltà di penetrare sino a fondo le origini della materia. La sua ossessione è di mettere in luce ciò che la materia cerca di la ricerca del colore e della forma della materia  da sempre hanno significato una evidente sofferenza per l’artista, sofferenza dovuta alla consapevolezza della difficolta‘ di penetrare sino in fondo le origini della materia celare, quasi cercando di stabilire con essa una reciproca condivisione del fine ultimo.

 

 

RECENSIONE CRITICA MARIO RANIOLO

 

LE ORIGINI DELLA MATERIA

 

Jackson Pollock una volta disse: "Ogni buon pittore dipinge ciò che è"

Mario Raniolo incarna questa affermazione: in quanto pittore, l'ispirazione arriva in molte forme, espresse in opere eteree di omogenea diversità.

Potrei definire il lavoro di Mario Raniolo ‘espressionismo organico ’ dove la materia ha una profonda influenza estetica sulla sua pittura.
 

È interessato al modo in cui le forme sono energizzate dallo spazio che le circonda, specialmente se incorporate in dipinti con colori vividi e contrastanti e spesse trame pittoriche.

Mario è un artista contemporaneo. La sua pratica unisce molteplici astrazioni espressive.

Nel suo processo unico, utilizza pennellate estemporanee su una superficie preparata, creando così un regno sicuro di espressione gestuale con una qualità raffinata.

I campi di colore che l’Artista applica successivamente, conquistano la casualità dello sfondo con la silenziosa presenza del colore.

Quando la turbolenza cessa, emergono nuove sottigliezze che rivelano la vera bellezza dell'opera.

Padroneggiando l'osservazione, il caso e l'intenzione, crea un puro paesaggio irreale, che cattura le infinite possibilità astratte dell'interazione della materia.  

I suoi dipinti sembrano esplosioni stratificate di energia ispirate dal movimento della natura, che fondono il qui e ora con i ricordi. Forme e linee cadono in un mare di emozioni. Le sue riflessioni si spostano in configurazioni volumetriche. Questo effetto cattura l'essenza della luce creando una metafora artistica opaca, ariosa, densa e organica in una costante attenta consapevolezza di creare luce all'interno dell'opera attraverso abbinamenti e interazioni di colori. La traslucenza è solitamente il risultato di una grande sperimentazione.

Questa è una risposta emotiva a ciò che circonda il mondo dell’Artista.

La tecnica mista consente una maggiore libertà creativa e dà voce ai materiali.

I materiali vengono manipolati e spostati nel tentativo di formare l'idea del dipinto.

I medium vengono aggiunti per ottenere la consistenza e la consistenza desiderate.

La creazione di segni nel dipinto funge da luogo di riposo per l'occhio e aggiunge diversità dalle forme.

Le forme identificate come forme ambigue o riconoscibili in base a ciò che lo spettatore vede nell'opera servono come ancore per la mente su cui fermarsi e riflettere.. Alza alcune forme rendendole un punto focale o le diminuisce nascondendole sotto altri strati di pittura usando alternativamente l'interazione del colore sottile o intenso per creare profondità o spazio.

Il processo complessivo potrebbe essere definito una scoperta poiché risponde intuitivamente alle forme mentre si formano, intenzionalmente o come una felice casualità. 

I suoi quadri astratti sono il risultato di una traduzione di emozioni attraverso l'incontro con la forma e il colore. In questo modo, l'amore per la bellezza e il colore emerge attraverso la sua tecnica e viene immediatamente percepito dallo spettatore.

 

Maria Grazia Todaro Art Director e Critico di QueenArtStudio Gallery

 

Maggio 2021

 

 

 

 

 

ESPOSIZIONI CON QUEENARTSTUDIO

 

PREMIO DANTE ALIGHIERI 2021- ART MUSEUM 3D 

 

 

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