La Galleria QueenArtStudio a Palazzo Papafava dei Carraresi nel cuore di Padova il 1°Ottobre 2016 ha inaugurato gli spazi con le Opere e la presenza prestigiosa del Principe Lorenzo De Medici
Nel suo tempo libero Lorenzo è coinvolto con impegni familiari, volontariato e arte . Parla correntemente italiano, spagnolo, polacco, inglese e russo.
Lorenzo è un trendsetter moderno e uno storico esperto.
Lorenzo ha conseguito un MBA in beni di progettazione e di lusso della moda presso l'Università di Bologna ed è un esperto di cibo italiano!Lorenzo è un grande Magistrato dell'ordine cavalieri di San Martino a Roma.
Storia familiare e il patrimonio
La storia della famiglia risale al 14 ° secolo, quando i Medici erano una leggendaria dinastia e politica bancaria famiglia che in seguito divenne una casa reale. Tra gli antenati del principe Lorenzo ci sono quattro Papi e anche Lorenzo di Piero de 'Medici, al quale il Machiavelli ha dedicato la sua famosa opera' La famiglia Prince'.The Medici Family ha sostenuto l'arte di Michelangelo Botticelli e molti altri. La madre di Lorenzo è un pittrice ed è legata alla regalità polacche,e apparizioni televisive
Il principe Lorenzo è apparso in diversi show televisivo a livello internazionale così come in USA per i principi Undercover 2 stagione per TLC la fine del 2013.
LA COLLEZIONE
La collezione rappresenta il dramma e lo splendore di un periodo unico di tempo che fu il Rinascimento e permette ai visitatori di vedere al di là della "leggenda"della famiglia Medici. Il dipinto rivela il ruolo e la chiave di arte e mistero e permetterà allo spettatore di sperimentare una mostra reale che è normalmente possibile sentire solo nel grande museo o palazzi d'Europa.
Ogni quadro viene fornito con bio certificato e spiegazione sul simbolo segreto ed emblema che è in ogni ritratto e normalmente solo il proprietario di questo dipinto ha accesso al profondo segreto su ogni dipinto.
Il dipinto è realizzato con colori acrilici e tecnica mista su inserto panno tela, color oro viene utilizzato che rappresenta la ricchezza della famiglia, così come il colore dello stemma mediceo, rosso Medici è un altro colore usato che rappresentano lo stemma dei Medici e il simbolo nobiltà .
http://ldmpopart.com/
L'INTERVISTA
L'ARTISTA
Lorenzo Maria Raimondo De'Medici, principe, artista, filantropo, simbolo evocatore di
storia e cultura, sintesi dell'Italia.
La sua passione per l'arte ha radici profonde, secolari che risalgono il flusso storico fino
alla loro sorgente e punto focale di massimo splendore: il Rinascimento.
Ed è proprio partendo da questo florido periodo storico, ricco di suggestioni ed
innovazioni umanistiche che il principe Lorenzo imposta il suo percorso creativo.
Erede di una delle famiglie che segnò e guidò lo sviluppo dell'entità culturale nel paese
che ne fu baluardo e figlio di una nota pittrice ungherese, scopre fin da bambino che la
pittura e la scultura sono parte integrante del suo patrimonio genetico e fondamento della
sua stessa ontologia.
Il suo spirito creatore si sposa con una profonda sensibilità umana che genera un
desiderio ardente di rendere fruibili al pubblico i ritratti dei suoi antenati conservati nella
propria collezione privata. Questo patrimonio sconosciuto diventa oggetto di una missione
sociale volta all'accrescimento gnoseologico della comunità attraverso la condivisione di
immagini che aprono la strada a narrazioni biografiche che uniscono storia familiare e
collettiva in una sintesi artistico-epistemologica.
Scelta la realtà statunitense come propria base sia personale che individuale sviluppa
una corrente da lui chiamata Renaissence pop attraverso la quale coniuga passato e
presente per eternizzarne la fusione. I ritratti dei suoi avi vengono riprodotti graficamente
per essere poi manipolati sapientemente da influenze pop riproducendo costantemente
una tensione cronologica tra antico e moderno che si traduce spazialmente in contrasto
armonico tra nuovo e vecchio mondo.
Le opere qui esposte Elisabetta Toletana, Maria Giovanna d'Austria e Giovannino
de'Medici ne sono gli esempi più recenti; grazie ad esse possiamo notare la linea di
continuità concettuale del suo progetto declinata in uno stile inconfondibile che nella sua
similarità comparativa simboleggia l'impronta dell'artista coniugata con la contiguità
familiare dei soggetti rappresentati in un sincretismo grammaticale tra arte e storia.
L'unicità delle opere è ben visibile attraverso la differenziazione dimensionale delle tele
che contribuisce ad esaltare il dialogo tra stili reso fluido ed intelleggibile dalla personalità
dell'autore ricca di umorismo, semplicità e raffinatezza. Il tratto autoriale riscrive l'opera e
narra il ricordo tramite una pennellata estesa e piena guidata da un'applicazione
spontanea e libera da vincoli formali, pura espressione di eclettica personalità. Essa
rielabora il ritratto originale fedelmente riprodotto evidenziandone i confini, ma aprendo gli
stessi in un continuo divenire conteso tra ermeneutica artistica e fissità storica. Il colore
diventa qui componente attivo della resa stilistica e simbolica; esso è vivace e
contemporaneo, così corposo da essere una presenza materiale - assieme agli inserti
filari, il cameo e le perle - nel rapporto instauratosi tra la tela e l'osservatore. Assorbe la
luce dissolvendola al suo interno per utilizzarla come fonte interna d'irraggiamento, essa
si trasforma perdendo la sua neutralità ed abbracciando la diverse parzialità dei colori che
in sinergia collaborano e ricomporla nell'occhio dello spettatore.
Egli è guidato verso il centro dell'opera, convergendo lo sguardo sul volto del soggetto
rappresentato ed invitato a soffermarsi sulla memoria storica di cui esso è portatore. Una
volta fatta propria essa spinge la mente e l'occhio al presente che vengono investiti dal
calore trasformativo dell'arricchimento moderno che termina nella ricostruzione soggettiva
definita da una frontalità che rappresenta il qui ed ora dell'atto osservativo.
Ogni ritratto è un racconto puntaggiato da simboli che l'autore con grande intelligenza
distribuisce nell'opera, il suo intento trascende la rigidità descrittiva delle sue origini, ma
aggiunge particolari inediti spesso indicibili in epoche passate i quali assumono una
funzione didascalica che nutre spirito e mente con una conoscenza ed una sensibilità
emotiva.
I quadri sono parte di un tutto collettivo che è partecipe del flusso cronologico rendendo
coloro che osservano spettatori e comparse di una dimensione passata che si ripropone
attuale con fermezza profonda.
Elena Luise Critico di QueenArtStudio Gallery
LE OPERE PRESENTATE:
ELEONORA DI TOLEDO "LA FIRST LADY DI FIRENZE " MIX MEDIA CON INSERTI DI STOFFE E GIOIELLERIA 130 X170 CM ANNO 2016 GIOVANNA DI AUSTRIA’ ANNO 2014 ACRILICO SU TELA CON INSERTI DI CAMEO ‘CESARE BORGIA’ ANNO 2015 ACRILICO SU TELA DA UN ORIGINALE DI RAFFAELLO |
‘GIULIANO DE' MEDICI’ ANNO 2016 ACRILICO CON INSERTI DI STOFFE E MIX MEDIA IN ONORE DELL’ UNIVERSITÀ DELL’ARKANSAS |
'MULTIFORMI RIFLESSI PERSONALE DI LORIS MARCHIORO 12 OTTOBRE 2024 0RE 18
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