Biografia di DiDiF
Daniela Delle Fratte nasce a Roma il 29 giugno 1961, firma le sue opere con lo pseudonimo di DiDiF.
Frequenta il liceo scientifico e poi Sociologia alla Sapienza di Roma, ove tutt’ora risiede, ed è Senatore Accademico dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna, Istituto superiore di cultura
(Roma).
Il suo amore per la natura la conduce verso un’improvvisa ispirazione al dipingere, l’importantenon è solo l’immagine visiva di ciò che rappresenta ma le sensazioni emotive che trasmettono le sue
opere poiché il suo scopo è: indagare, confrontare e di seguito rappresentare i sentimenti umani con i fenomeni della natura.
Ha deciso di rendere pubbliche le sue opere nel momento in cui ha preso coscienza che non parlavano solo di lei, ma dei paesaggi dell’anima di tutti noi.
“C’è uno spettacolo più prezioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo,ed è l’interno di un’anima”Victor Hugo.
Riflessioni personali
Tutto è nato così, quasi per caso, quando prendi coscienza che tutto è così buio avvolto da una sorta di nebbia tra noi ed i nostri cuori, così fitta da non riuscire
a vedere più i bellissimi colori dentro di noi ovvero i sentimenti più belli della “nostra anima”, ormai riusciamo a percepire quasi solo quelli di: violenza, gelosia, egoismo e così di
seguito.
Sono sempre stata un’amante della natura e spesso mi sono soffermata ad ammirarne la sua bellezza e forza, che è paragonabile ai sentimenti umani, legati gli uni agli altri da un filo
“impalpabile ed invisibile” ai nostri occhi; allora perché no?! Mi sono detta: li voglio rappresentare e malgrado non abbia mai preso un pennello in mano ho provato…. forse sono riuscita (me lo
auguro) a rappresentarli per farvi vedere con le mie opere la preziosità dei nostri sentimenti più belli: a volte così forti, a volte così magicamente delicati e teneri; e poter restituire i giusti
colori per far rinascere le nostre anime.
Critica di Grigoriy Ginzburg
Daniela Delle Fratte attinge dalla sorgente della propria fantasia l’ispirazione artistica e proprio per questo le opere presentate alla mostra sono un esempio di sincera purezza e
sentimentalismo.
Altresì il modo dell’enunciazione artistica utilizzato da Daniela, ha un difficile carattere concettuale.
La filosofia delle idee morali ed etiche è l’impulso principale che la spinge alla creazione, esprimendosi tramite associazioni ambivalenti tramutate in alcune
strutture delle composizioni paesaggistica nelle quali linee, superfici e
colore gravitano nel comune legame codificato e diventano polifunzionali.
Pensieri che si trasformano in colore.
Ricordi che indossano le vesti più belle e vengono ad abitare la tela, lnquietudini e stati 'animo che con forza vogliono essere rappresentati.
Daniela Delle Fratte ci confessa le sue emozioni.
Lo fa, attraverso una figurazione le cui trame si colorano di voglia di vivere. Un'artista che assapora la luce e la proietta in tutte lesue composizioni con le sue sfumature più belle.
ll narrato di Daniela è libero dall'egoismo dell'uomo.
È privo di dubbi amletici e dai malesseri dell'intelletto. È un narrato segnico e cromatico che esalta la vita e le bellezze che ne fanno parte. La poetessa della luce. Così voglio definirla. (S. R.)
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