GIULIANA GRISELLI, diplomata al Liceo Artistico di Venezia e laureata in Architettura, è stata insegnante di educazione artistica e disegno storia dell' arte
Recensione Critica
La pittura del paesaggio impressionista, romantico e idealizzato rappresenta il
mondo emotivo che pervade l’arte di Giuliana Griselli che dipinge ad olio su tela
le sue prime impressioni rilevate dalle sue stesse sensazioni e che la travolgono a
prima vista.
Pittura dalla vita che la circonda. In questo modo aggiunge sostanza ad una visione
che una telecamera non può registrare.
Ed è come entrare in un suo quadro dove piedi bagnati entrano in calde
pozzanghere di luce e colore e dove il vento sul viso richiama l'attenzione sul
vortice di foglie e sull’ondeggiare dei rami.
La sua creatività annovera caratteristiche rappresentative di barche al molo , di
montagne, di valli, di vegetazione e specchi d'acqua.
Il cielo è un altro elemento importante che plasma a seconda del suo stato
d'animo.
Chi si ferma a guardare un bel panorama dell’Artista esamina due aspetti : il primo
consente di prendere tutto il paesaggio come una visione completa, il secondo
permette di studiare i dettagli che compongono il tutto ,dove Guliana è sorpresa ad
essere circondata da un cielo immenso e luminoso che tocca l'orizzonte in luoghi
lontani, senza l'interferenza di colline, dove viene meravigliata da una costa
brulicante di luci, dove la terra e l'acqua scorrono inaspettatamente e direttamente
verso il cielo catturandone l'illusione della luce naturale , e rivelando la sua ricerca
per la rappresentazione della profondità in questi nuovi orizzonti.
Il close-up dei dettagli di questo paesaggio non sono così importanti come
l'impressione generale che si riceve dal tutto
L'esperienza è inclusa nel disegno e sentita dal visualizzatore come in un luogo
dove assorbire una delicata sensazione, immergendosi nell' iconica immagine di
quello che si percepisce.
Nel corso del tempo si osservano ritmi che aggiungono l'identità della scena,
assimilando così una grande quantità di informazioni sensoriali.
Il risultato è un dipinto infuso dall'energia del momento, sia con l'immediatezza
trovata sul set sia riducendo la complessità della natura e cercando sotto la
superficie di un soggetto per scoprire masse e forme di base
L'armonia è un istinto per la Griselli : tutti i colori della pittura sono uniformati
attraverso un colore-luce comune. A prima vista questa tinta unificata sembra
essere realizzata con colori analoghi, poi un esame più attento rivela temperatura e
tonalità sottili di profondi spostamenti all'interno della gradazione di base.
Questi spostamenti aggiungono una sottile variazione alla tappezzeria del colore, e
vanno a rafforzare il suggerimento di spazio.
Giuliana utilizza i colori in un'applicazione incisiva per rappresentare la rapida
evoluzione delle condizioni di luce della costa nei vari mutamenti climatici e
temporali. Il colore diventa spesso una risposta del tutto emozionale mentre i valori
rimangono rappresentativi. L'amore che ha per la sua nativa terra triestina è nel suo
lavoro attraverso la sua esuberante energia.
Gli spettatori scoprono così una qualità serafica o spirituale nel suo lavoro
Qualsiasi senso di serenità che può essere evocato è, una risposta percettiva
formata dalla combinazione di effetti atmosferici, da quella luce unificata ,da
generose forme semplificate.
Masse visibili di giochi d'acqua o alberi e foglie e torrenti e stradine in boschi
incantati e sospesi nell'atmosfera hanno la capacità di rifrangere e riflettere
emozioni, creando una percezione sempre mutevole della vita che si ispira alla sua
intima delicatezza e che arricchisce il calore che ne deriva.
Padova 12 -05-2015
Maria Grazia Todaro ART DIRECTOR E CRITICO QUEENARTSTUDIO GALLERY
Giuliana Griselli, artista triestina formatasi a Venezia prima frequentando il Liceo artistico e successivamente presso la facoltà di Architettura, ha saputo rielaborare, conferendo la propria impronta, gli insegnamenti di Nino Perizi che l'hanno edotta all'arte figurativa ancora adolescente.
Altre significative esperienze formative hanno contributo a rendere Giuliana l'artista affermata e completa di oggi come quella presso la bottega di Ottone Griselli, allievo dello stimato Parin e membro dell'Accademia Tiberiana e della Legion d'Oro di Roma. La pregnanza di questi percorsi è stata tale da partecipare alla scelta di diventare essa stessa insegnante di storia dell'arte e disegno per oltre un trentennio, curando e coltivando i delicati semi della sensibilità artistica che ha saputo impiantare nelle menti dei suoi allievi.
Già dagli anni 60 la sua carriera è stata arricchita da note esposizioni internazionali e mostre personali alle quali ha portato la sua essenza concretizzata nelle sue opere e r ricevendone in cambio approvazione e successo di critica, un esempio fra molti è il ripetuto conseguimento del premio Marco Aurelio.
Due percorsi costituiscono la sua produzione, essi differiscono nella proposizione del soggetto trattato, ma ad un secondo livello di analisi interpretativa scorgiamo un intento comune di rappresentare una realtà che da soggettiva si proietta all'esterno alienandosi sulla tela in un moto di condivisione con il pubblico che attraverso lo sguardo la convalida e legittima.
Un carboncino che si muove ed orienta all'interno dei confini del suo supporto materiale così come l'incorporea incisività della tecnica mista diventano generatori di ritratti di corpi anatomicamente fedeli, ma carichi di tensione emotiva ed espressività. I tratti delimitano soggetti spazialmente connonati, inseriti in un regime di centralità che si espande a raggiera sul piano dove l'occhio dell'osservatore si muove deciso dal centro focale raggiungendo i dettagli periferici grazie ad un moto danzante tra le innumerevoli sfumature. Esse compongono la dialettica delle luci e delle ombre che conferiscono spessore e profondità ai soggetti. I corpi sono pieni, presenti, volumetricamente definiti, ma mai opprimenti, non s'impongono sulla scena rappresentativa ingombrandola.
Lo sguardo, che viene lasciato libero di esplorare l'accuratezza delle fattezze e delle dimensioni fisiche di queste opere la cui precisa corporeità è issata a modello didascalico, può distinguere con precisione i muscoli tesi o la morbidezza dei tratti femminili, ma l'impianto stilistico rimane sfumato conferendo delicatezza a quella tensione tra presenza e leggerezza data dal monocromatismo che assorbe la luce circostante.
Percepiamo sforzo emotivo e fisico nei soggetti e lo incorporiamo empaticamente in noi sentendo il nostro stesso corpo simbolicamente spinto verso lo stesso movimento e la medesima posizione.
La figura e la visione della realtà circostante si fondono nei paesaggi e nelle nature morte che caratterizzano l'apporto artistico principale di Giuliana Griselli dove l'intento pittorico è il medesimo. Come un'etnografa del ricordo evocativo scende per le sue strade dell'essere e ritrae ciò che il suo cuore vede e l'occhio conferma, i paesaggi rappresentati sono scorci di un ambiente naturale che assume connotazioni culturali e personali alla mente di chi lo osserva. Il suo paesaggio, la sua spiaggia, il suo molo diventano quello dell'osservatore che di fronte al tremolio emotivo suscitato apre la strada alla propria personale ermeneutica proiettata nell'opera.
La prospettiva di fuga si decentra leggermente al di sopra della linea dell'orizzonte conferendo simbolicamente una spinta accordata tra escatologia e desiderio antro poietico, il pubblico è spinto ad andare oltre l'opera dove l'attende l'artista pronta a condividere il suo pensiero ed i suoi sentimenti.
La comprensione visiva dell'opera raggiunge il suo climax interponendo una distanza dall'osservatore affinchè possa godere della totalità della rappresentazione dove ogni dettaglio concorre alla definizione di un tutto omogeneo ed armonico. I tratti lievi e accennati sottolineano l'Im permanenza del mondo reso vivo e magnifico da un'eccellete resa coloristica frutto di un sapiente utilizzo della pittura ad olio ed acrilica. Luce e colori si affermano decisi come manifestazioni di un'entità ordinatrice, occupano gli spazi ed orchestrano la spazialità creando l'intera struttura portante dell'opera.
Così la sponda del fiume come il vaso di fiori diventano messaggeri di pace interiore per chi osserva ed invitano lo spettatore a lasciarsi prendere per mano dall'artista che lo saprà guidare come un benevolo Virgilio tra le vie dell'intima memoria trasformandola in luogo d'incontro e reciproco scambio.
Elena Luise Critico di QueenArtStudio Gallery Febbraio 2017
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